di Redazione
È stato raggiunto l’accordo tra Aviapartner e la Worldwide Flight Services che farà sorgere il primo gruppo europeo (il secondo nel mondo) nel settore dell’handling aeroportuale.
Stando al comunicato stampa che le due società hanno diffuso (“Gli azionisti di Aviapartner e gli azionisti di WFS hanno approvato la fusione tra le due compagnie”, si legge), il nuovo gruppo sarà controllato dal fondo di private equity francese “Lbo France”, già azionista di maggioranza di WFS, mentre entrambi i marchi saranno mantenuti. Il presidente sarà Olivier Bijaoui (attualmente alla guida di WFS), il suo vice Laurent Levaux (attualmente presidente di Aviapatner).
Oltre alla presidenza, WFS manterrà il quartier generale a Parigi, mentre l’handling passeggeri sarà gestito in Belgio, a Zaventem, precisamente dove sorge l’Aeroporto di Bruxelles-Zaventem, meglio noto come Bruxelles-National Airport.
Snodo chiave dell’accordo è la complementarità tra le due aziende: WFS è il colosso francese leader mondiale nel cargo handling (assistenza tecnica, movimentazione delle merci, dei passeggeri, dei bagagli), con oltre 3,5 milioni di tonnellate di merci movimentate ogni anno e può vantare una posizione di spicco per quanto riguarda l’assistenza passeggeri negli Stati Uniti e in Asia.
I numeri si attestano sui 50 milioni di passeggeri serviti ogni anno per oltre 300 compagnie aeree diverse. Lo scorso anno il fatturato ha sfiorato i 600 milioni di euro; WFS ha inoltre ottenuto la certificazione ISAGO (2010) che garantisce il rispetto dei più elevati standard di sicurezza a terra.
Aviapartner è, invece, la società belga leader europea nell’handling passeggeri e attiva in trentadue aeroporti tra Germania, Paesi Bassi, Belgio, Italia, Francia e Svizzera; fornisce i suoi servizi a più di 400 compagnie aeree in Europa e impiega 7.000 persone. Il gruppo, in forte crescita, nel 2011 ha realizzato un fatturato di quasi 400 milioni di euro. Nel 2010 Aviapartner ha ottenuto dalla IATA (International Air Transport Association).la certificazione ISAGO (IATA Safety Audit per le operazioni di terra).
Per entrambe, inoltre, il feedback internazionale è altissimo, specie in quanto a qualità, sicurezza e affidabilità. Dall’unione di queste due aziende si ipotizza un fatturato annuo stimato attorno al miliardo di euro, mentre i collaboratori (per i quali non sono previsti tagli) rimarranno circa 17.000, 1000 dei quali operativi in Italia.
L’approvazione dell’accordo è soggetta alla valutazione dell’antitrust.
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