
di Federica Bartoli
All’indomani della strage di Newtown, il massacro della scuola elementare Sandy Hook durante il quale il ventenne Adam Lanza provocò la morte di venti bambini e sei insegnanti suicidandosi alla fine, lo stato di New York ha emanato per primo una severa legge anti-armi, entusiasticamente spinta dal governatore Andrew Cuomo e fortemente appoggiata dal sindaco Bloomberg.
La legge è stata approvata con una cospicua maggioranza di 104 voti favorevoli e di soli 43 contrari ed impone restrizioni assai più severe per l’accesso alle armi da parte di persone mentalmente instabili, mentre sarà competenza dell’autorità addette al settore sanitario fornire le generalità di pazienti pericolosi.
I caricatori contenenti dieci colpi, fino ad ora in commercio, sono stati vietati e sostituiti con quelli composti da sette colpi, mentre coloro i quali sono già in possesso di un’arma possono mantenerla purchè essa sia regolarmente registrata presso apposite banche dati.
Inoltre saranno incrementate le pene per chi introduce illegalmente armi nello stato ed intensificati i controlli nei confronti della compravendita di fucili di ogni calibro.
Lo Stato di New York anticipa in questo modo le mosse di Obama in merito, che dovrebbero essere rese note a breve, mentre si moltiplicano le proteste delle organizzazioni che sostengono i possessori di armi, tra cui la National Rifle Association.
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