
Continua a salire il conto delle morti causate dal sisma di magnitudo 7,8 che ha colpito ieri il Nepal alle 11:56 (ora locale) e che è stato avvertito anche in Tibet, Bangladesh e India, le stime attuali indicano oltre 2.500 decessi e 5.000 feriti. La terra continua a tremare, forti scosse di assestamento in mattinata fra l’Everest e Kathmandu hanno provocato diverse valanghe sui monti dell’Himalaya seminando il panico nella capitale, dove le equipe mediche sono costrette a sistemare i pazienti nelle strade poichè risulterebbe troppo rischioso operarli all’interno di un qualunque edificio. Si sono registrate 45 scosse nell’arco di 24 ore, dichiarato lo stato di emergenza da parte del Governo, numerosi siti di importanza storica e archeologica sono ridotti ad un cumulo di macerie, incluse la torre Dharahara e piazza Durbar, ambedue dichiarate patrimonio mondiale dall’Unesco. Purtroppo gli ingenti danni alle infrastrutture rendono infinitamente più difficoltose le operazioni di recupero.
Avverse anche le condizioni meteo, per i sopravvissuti, che sono costretti a dormire all’aperto, si prevedono infatti pesanti precipitazioni nelle prossime ore. Il Ministero degli Esteri riferisce di avere stabilito contatti con 300 connazionali che risultano incolumi, le verifiche restano difficoltose sia per i danni subiti dalle linee di comunicazione sia per via del fatto che quasi tutti gli italiani presenti in Nepal non si erano registrati sul sito della Farnesina. Da ieri sera non si hanno più notizie di quattro speleologi italiani (Giuseppe Antonini, Gigliola Mancinelli, Oskar Piazza e Giovanni Pizzoni), appartenenti al Soccorso Alpino, che erano impegnati in una spedizione nel villaggio di Langtang, colpito da una gigantesca valanga; restano ancora bloccati ad alta quota altri tre alpinisti: Marco Zaffaroni e Roberto Boscato sull’Everest, Marco Confortola sulle pareti del monte Dhaulagiri. Tutti e tre sono in comunicazione con i rispettivi familiari e stanno bene.
Facebook
Twitter
Pinterest
Instagram
Google+
YouTube
LinkedIn
Tumblr
RSS