
Lunga e senza confini politici è la schiera di personaggi devoti a Padre Pio. Una devozione sincera che ha accomunato tra di loro in un unico grande abbraccio simbolico i poveri e i potenti. È lui che infatti era solito dire che si doveva “essere duri e intransigenti con i bugiardi e i vigliacchi e con i vinti, i deboli, gli sconfitti”, e che “tutti gli uomini devono essere aiutati, sorretti, confortati, anche gli increduli e gli uomini di poca fede”.
Il famoso attore Carlo Campanini, interprete di molti film della commedia italiana, quando conobbe San Pio di fede ne aveva molto poca, superficiale e frivolo, incarnava anche nella vita di tutti i giorni il personaggio spensierato delle sue gags. Ma durante una sua tournee nel lontano 1950, facendosi confessare da Padre Pio, ne rimase folgorato perché grazie alle sue doti soprannaturali, gli venne chiesto di raccontare i suoi peccati dall’anno 1936, ossia proprio l’anno esatto in cui era cominciata la sua vita dissoluta. Da quel giorno l’attore cambiò vita, diventando uno dei suoi più devoti figli spirituali. Tra le firme che si trovano al Convento dei Cappuccini, spiccano nomi illustri e altisonanti in ogni campo: dal tenore Beniamono Gigli ad Alberto Sordi, Aldo Fabrizi, Sandra Milo, Little Tony, Al Bano, ecc… O ancora, politici quali, Andreotti e Aldo Moro.
Inoltre non mancano i nomi dei re e delle regine che, in tempi più lontani, non dimenticarono di omaggiare il futuro Santo di Pietrelcina. Tra cui Maria Josè di Savoia, la regina del Portogallo, e i reali di Spagna. Tra miseria e nobiltà, Padre Pio, non risparmiava il suo aiuto a nessuno che ne avesse davvero bisogno. Una vita passata nel confessionale, ore e ore ad ascoltare e alleviare le “cicatrici dell’anima“.
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