
Un “Libero Marinaio“, simbolo per eccellenza dell’avventura introspettiva e della ricerca spirituale per i mari dei miti dimenticati e dell’immaginario puro da cui estrarre la radice della realtà. Corto Maltese, il leggendario personaggio scaturito dalla matita di Hugo Pratt, rappresenta la follia di un mondo in disfacimento, superabile solo dall’interno di sé stessi, dall’al di là di uno sguardo già oltre l’azione necessaria.
In quell’imperturbabilità (quasi zen) che segna il volto ma non la maschera di nostalgia e desiderio futuro che lo contraddistingue nella sua peculiare ricerca per antiche carte nautiche improponibili. A questo libero marinaio e al suo segreto, Luigi Pruneti, noto scrittore fiorentino, in questa ultima opera “Il Segreto di Corto Maltese: l’occulto, l’esoterico, il magico nell’opera di Hugo Pratt” (La Gaia Scienza, Bari), dedica avvincenti pagine, “interpretando” tavole occultate dietro i segni grafici di un artigiano della metafisica che ai suoi personaggi ha sottratto la zavorra del tempo, per consegnarli a un multispazio ripercorribile nella leggerezza delle idee e del fantastico intuitivo, i cui punti d’orientamento sono stelle ed astri dimenticate in arcani simboli e concetti” (come viene spiegato nella prefazione). Il disegno in quarta di copertina è a cura di Dario Di Stefano.
“Ecco quindi che il viaggio nel fumetto prattiano, incrociando meridiani e paralleli, luoghi del non tempo e figure della storia liberate nel mito; è un avventuroso e consapevole passaggio iniziatico tra le due acque di confine, di sopra e di sotto, verso il sogno e il risveglio nel mistero luminoso dell’uomo.” (Dalla quarta di copertina). Il volume, inoltre, è corredato da una narrazione fotografica a colori dei luoghi prattiani di Venezia a cura di Valter Pretelli.
Facebook
Twitter
Pinterest
Instagram
Google+
YouTube
LinkedIn
Tumblr
RSS