Ne è passato di tempo dal 1950 ad oggi e qualcosa, da quando la gara canora più importante d’Italia è stata varata, è combiata oppure no?
Certo è che i dati auditel diffusi per qusta edizione del 2011, reperibili un pò dovunque in rete, ci riferiscono che il concorso sia stato seguito in TV, in queste sere, da una media di 10 milioni di persone.
Un sesto della popolazione nazionale è un numero sufficientemente rappresentativo dei gusti dell’intera nazione?
Di sicuro è un numero ragionevole, soprattutto in ragione del fatto che sessanta anni fa, non esistendo ancora internet che “distoglieva” gli spettatori dirottandone il traffico dal televisore al monitor, era ancora più facile fare in modo che chiunque idolatrasse la manifestazione in considerazione di un mancanza di alternativa.
Probabilmente a quel tempo non esisteva neanche la distinzione tra prima serata (accessibile a chiunque) e seconda serata, momento in cui il numero di “seguaci” si dimezza nettamente, proprio perchè sono davvero pochi quelli che possono permettersi di andare a letto a notte inoltrata.
Se poi aggiungiamo che nel dopofestival in TV gli spettatori si riducono ad un quarto di quelli della seconda serata, quindi un quarto della metà, si capisce la logica dell’audience e dei diversi costi delle pubblicità a seconda delle diverse fasce orarie.
E intanto i principali network di scommesse hanno già individuato gli artisti su cui puntare; i più quotati per l’edizione di questo Sanremo 2011 sono: al primo posto Emma e i Modà, e al secondo, in tendente ascesa parimerito con i primi, Giusy Ferreri! Staremo a vedere.
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