
Se volete mantenervi in forma facendo esercizio all’aria aperta non c’é niente di meglio che iscrivervi ad un’associazione di escursionisti. A Bari ce ne sono due, la sezione barese del C.A.I. (Club Alpino Italiano, via volpe n.6) e il C.A.T. (Club Amici del Trekking), che ha sede in una delle palazzine dell’Istituto Di Cagno Abbrescia di corso Sicilia. Ci si riunisce il venerdì sera intorno alle 20,30 per organizzare le escursioni domenicali o del week-end e per programmare con precisione quasi certosina ogni dettaglio dalla partenza sino al rientro a Bari salvaguardando l’incolumità dei partecipanti. Il C.A.T. organizza escursioni di trekking costituite da passeggiate di qualche chilometro (e in certi casi per i più allenati anche venti) e diversi gradi di dislivello (si fa qualche salita!). Il C.A.I., come cita il motto “un mondo fatto di montagna e libertà“, annovera vari gruppi, “vespertilio” per la speleologia, “bincinvetta” per escursioni in mountain bike, “escursionistico” per il trekking, “free climbing” per arrampicate in sicurezza, coro “La Ginestra” e di “alpinismo giovanile” per i più piccoli guidati da esperti accompagnatori che sono stati già formati dallo stesso CAI nazionale. Lo stesso ogni anno indice anche corsi per istruttori di alpinismo, accompagnamento ambiente, operatori materiali e tecniche, speleologia (oltre alla parte subacquea e
glaciale), scialpinismo, autosoccorso, snow board alpinismo, sci fondo-escursionismo, geologia e carsismo, lavori in quota, rilievi topografici ipogei. I soci ricevono a casa il mensile “Lo Scarpone”. Come si legge sul sito web, l’scrizione al CAI attiva automaticamente le coperture assicurative relative agli infortuni dei soci assicurandoli nell’attività sociale per quegli infortuni che potrebbero verificarsi e che ad oggi non si sono mai verificati per la professionalità degli accompagnatori. L’assicurazione è valida esclusivamente in attività organizzata e viene attivata direttamente con l’iscrizione. Chi volesse provare l’esperienza di una escursione con il CAI o il CAT paga le spese di assicurazione giornaliera (solo dieci euro). Il CAI conserva e cerca di valorizzare itinerari e rifugi alpini e, nell’ambito dell’Unione Internazionale delle Associazioni Alpinistiche, promuove l’accesso libero alla montagna per esercitare l’alpinismo in modo responsabile, con minimo impatto ambientale, salvaguarda aree di montagna e siti di arrampicata e incoraggia lo sviluppo responsabile delle comunità locali. In Puglia del CAI c’é la già citata sezione di Bari, quella di Foggia e quella di Gioia del Colle, oltre a Gruppo regionale Puglia, a Modugno.
In questo breve viaggio nel mondo dell’esursionismo delle parti nostre c’é da tenere a mente la scala delle difficoltà che caratterizza le varie escursioni proposte. Quella facile e alla portata di tutti, è la turistica “T”. Se richiede un certo allenamento per la lunghezza del percorso e i dislivelli da superare è l’escursionistica “E”. Quella più impegnativa nella quale si richiede un buon allenamento e sicurezza nel superare tratti di sentiero esposti è la escursionistica per esperti “EE”. Quella che richiede l’uso di attrezzatura dedicata, come kit da ferrata, ramponi e picozza, è la escursionistica per esperti con attrezzatura “EEA”, e se si aggiungono le ciaspole si parla di escursionismo in ambiente innevato “EAI”.
É un’occasione per conoscere gente accomunata dalla passione per la montagna o per le colline delle parti nostre e per passare una domenica diversa e, per chi abita in città, scappare dai fragori della vita frenetica per assaporare i profumi della natura che si cerca di conservare dall’eccessiva antropizzazione. Se la musica è stata rivalutata come terapia antistress, forse una passeggiata tra amici lo è di più. E allora perché non provare a tornare a respirare a pieni polmoni immersi in ciò che la natura ci offre?
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