
di Carmen Laruccia
Si è concluso recentemente Facè Arts Marche, evento nazionale d’arte contemporanea curato dalla pugliese Mary Sperti, pittrice in primis e curatrice d’eventi d’arte, con la collaborazione del Prof. Nuccio Mula, docente universitario di Teoria della comunicazione e di Luigi Battista, Presidente dell’Associazione Uniti nell’Arte. Mary si definisce un’artista sensoriale, perché attraverso le sue opere materiche, offre al visitatore anche una percezione tattile delle tele, che sembrano star strette su quel piano, dove si mescolano colori e materiali diversi.
Il progetto sinergico che vede coinvolti scultori, pittori e fotografi, ha come obiettivo principale, un modo di vivere l’arte, che è passione, condivisione, sperimentazione. La prima edizione di Facè Arts è partita proprio dalla Puglia, paese che ha dato le origini alla curatrice dell’evento e si è spostata nelle Marche per poi ritornare di nuovo in Puglia, questa volta a Lecce. Il prossimo incontro con l’arte, infatti è previsto nella città barocca, nel mese di luglio. Dalle anticipazioni, pare di capire che si voglia realizzare un evento che metta insieme svariate forme artistiche, una mescolanza di arte visiva e spettacolo teatrale.
Gli artisti che hanno aderito al progetto sono nuove leve e veterani della pittura, provenienti dall’Italia e dall’estero, alla scoperta di se stessi, di messaggi nuovi da trasmettere, ritratti in bianco e nero, figure astratte dai colori contrastanti, spessori delle tele dal significato ancestrale, evocazioni di stati d’animo in corpi armonici e raffigurazioni di scorci di paesi tranquilli. Poetica della materia tra fisica e metafisica, aiutata dall’assoluta libertà del tema da proporre.
Un progetto ambizioso e difficile da realizzare, perché si propone di farsi conoscere sull’intero spazio nazionale, ma che è animato da una grande passione per la cultura e dalla collaborazione di stimati professionisti che da anni si muovono con impegno verso un settore abbastanza impervio, che deve sempre misurarsi con la scarsa disponibilità di fondi e la congerie culturale.
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