
di Teresa Manuzzi
Per finanziare le buone idee c’è un metodo, e si chiama crowdfunding. Non fatevi impressionare dal nome altisonante e anglofono, perché si tratta di una sorta di colletta via internet, che si effettua grazie a piattaforme e siti specializzati. Questo è proprio il metodo che il collettivo Gunpania ha deciso di utilizzare per riuscire a realizzare il documentario “Polvere”, a proposito dell’Ilva di Taranto.
Il progetto mira a ricostruire la storia di Taranto, città marinara e dalle origini antiche, costretta ad un’industrializzazione forzata. Privilegiare il cemento e le fabbriche sacrificando il diritto alla salute dei tarantini ha purtroppo segnato negativamente il destino di un’intera cittadina dalle tante potenzialità. Il collettivo Gunpania, nato con l ‘intento di dare voce a chi non ha voce, e capace di documentare quella parte di realtà spesso ignorata dai media tradizionali, vorrebbe quindi raccontare la storia di una città che ha dovuto imparare a combattere per sopravvivere.
Gunpania si occupa da anni di documentare quello che gli organi ufficiali di informazione tendono ad omettere. All’interno di “Polvere” non si parlerà però soltanto del “caso Ilva”, ma si cercherà anche di mettere a fuoco tutto il panorama industriale tarantino: il cementificio, il termovalorizzatore, la raffineria Eni, senza tralasciare le 4 discariche. Si tratterà quindi di documentare a fondo una città con i suoi borghi, le sue periferie, il suo porto e la sua immensa zona industriale dalla quale non si può prescindere.
Se condividete le idee e le motivazioni dell’iniziativa non vi resta che cliccare su questo link ed effettuare la vostra donazione per la realizzazione del progetto.
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