di Claudio Santovito
Il nuovo Papa è Francesco I, già cardinale Jorge Mario Bergoglio. È il 266° successore di Pietro e si appresta a guidare la Chiesa all’indomani di una svolta epocale, le dimissioni del (ormai Emerito) Papa Benedetto XVI, che ha abbandonato il soglio pontificio il 28 febbraio scorso.
Jorge Mario Bergoglio, argentino di origini piemontesi, avrà un compito fondamentale, comprendere se il gesto di Ratzinger sia stato dettato da una crisi personale o da una (ben più grave) crisi del Papato e della Chiesa. Dovrà scegliere perciò di porre rimedio rompendo la continuità con i pontificati precedenti oppure dare un segnale di apparente forza, continuando a percorrere la rotta tracciata da Ratzinger?
Per contro, si pone il problema della compresenza tra l’argentino, Jorge Mario Bergoglio, e il Papa Emerito: si tratta di uno scenario inedito, una sceneggiatura sconosciuta nella quale non basterà recitare a soggetto. Sceglierà di consultare il suo predecessore o romperà definitivamente i legami?
Le risposte a queste molteplici domande potremo averle solo col tempo. Ma almeno, i fedeli hanno ritrovato la loro guida spirituale, sperando che operi un reale cambiamento nella Chiesa.
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