
di Federica Bartoli
Il grande Peter O’Tool si è spento a 81 anni lo scorso 14 dicembre all’ospedale di Wellingtone dopo una lunga malattia. L’indimenticabile Lawrence d’Arabia, assurto a fama planetaria dopo aver vestito i panni dell’agente segreto “T.E. Lawrence” nel 1962, ha iniziato la sua carriera come attore di teatro, divenendo un profondo conoscitore dell’opera shakespeariana essendo in grado, come egli stesso affermava, di recitare a memoria i 154 sonetti del sommo poeta e drammaturgo.
Nonostante però una sfavillante carriera ed interpretazioni magistrali al fianco di altrettanto importanti giganti del cinema (Omar Sharif, Katharine Hepburn), le ben otto nomination all’Oscar ricevute non hanno portato il risultato sperato. Nel 2003, in un goffo tentativo di rimediare, gli viene assegnato l’Oscar alla carriera che O’Tool snobbò inizialmente, considerandolo quasi un’offesa. Poi però accettò il premio convinto dai familiari. Seri problemi di salute lo colpirono già verso la fine degli anni ’70, quando un cancro all’apparato digerente gli costò l’asportazione del pancreas e di parte dello stomaco. Numerose sono state anche le nomination al Golden Globe.
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