
di Teresa Manuzzi
L’ex cementeria di Modugno sarà trasformata in un’area verde, il Consiglio Comunale di Modugno ha preso la decisione all’unanimità. La strada è però tutta in salita perchè l’area nella quale si estende il vecchio stabilimento abbandonato dovrà essere prima bonificata a causa della presenza di amianto e di altre sostanze inquinanti. Stiamo parlando di una zona vasta quasi 320.000 metri quadrati nella quale è presente la struttura, o quel che ne resta, dello stabilimento industriale e una cava di calcare.
L’atto di indirizzo, voluto dall’amministrazione comunale della città alle porte di Bari guidata dal sindaco Nicola Magrone, segna sicuramente un’inversione di marcia rispetto alle politiche delle precedenti amministrazioni che avevano destinato quell’area ad ospitare capannoni industriali e case popolari. Il sito, di proprietà dell’Italgen-Italcementi, non può prescindere però dalla sua storia. Tutta l’area è annoverata all’interno dell’elenco dei “siti contaminati” proprio a causa della presenza di amianto. La cementeria già nel 1999, anno in cui ha cessato la sua attività produttiva, era stata considerata “industria insalubre” e per questo era partito un piano di bonifiche che non sarebbero state proprio puntuali e precise. Infatti, stando alle segnalazioni dei movimenti cittadini ambientalisti, i lavori di bonifica e smantellamento della fabbrica sarebbero stati condotti con superficialità. Alle volte sarebbe stata segnalata la presenza dell’amianto solo a demolizione avvenuta.
Visti i trascorsi ci sarebbe quindi prima da verificare lo stato attuale del sito per poi varare un piano di bonifiche e risanamento, solo in seguito sarà possibile dare il via ai lavori per realizzare il parco pubblico. La zona, ad oggi, è comunque di proprietà di privati, e questo non sarà certo un nodo secondario da sciogliere nel lungo cammino che attende la realizzazione di questo progetto.
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