
di Francesca Cataldo
Sold out per l’Aula Magna dell’Università degli studi di Bari questa mattina in occasione della tanto attesa lezione tenuta dall’artista di origine pugliese, Biagio Antonacci. “Il mestiere del cantautore”: questo il tema affrontato. Erano centinaia gli studenti che hanno affollato le entrate dell’Ateneo per assistere alla lezione del Prof. Antonacci, per la prima volta in veste di docente in un’aula universitaria. I responsabili del Seminario, coordinato dalla Facoltà di Scienze dello Spettacolo, avevano previsto un incontro di un’ora, ma per accontentare tutti, Antonacci, con pazienza e generosità , ha accontentato tutti, trattenendosi a chiacchierare con i suoi fan fino alle 12.30. Di ritorno da New York, dove il 7 marzo scorso, sul prestigioso palco del Madison Square Garden, ha festeggiato, insieme a Jovanotti, i 20 anni di carriera di Laura Pausini, “Il cantore dell’amore moderno”, come lo hanno ribattezzato in molti, ha risposto alle tante domande dei presenti e ha raccontato i suoi grandi successi, ripercorrendo la sua brillante carriera. Dalla faticosa gavetta durata nove anni vissuti da geometra di giorno e musicista di sera, a “Liberatemi” (Festivalbar 1992), il primo grande successo che ha segnato il suo battesimo nella scena pop, con oltre 150.000 copie vendute, fino ai tanti altri successi discografici che lo hanno consacrato negli anni come un cantore appassionato e viscerale dei sentimenti e delle emozioni umane, da “9 novembre 2001”, a “Convivendo”, a “Vicky Love” e il “Cielo ha una porta sola”. Fino al suo ultimo successo “Sapessi dire no”, uscito lo scorso anno, in cui si avvertono richiami alla tradizione della musica latina della pizzica, “un omaggio al Salento e alla mia terra, la Puglia”- ha dichiarato il cantautore. E’ questa la storia di Biagio Antonacci che, agli studenti baresi,
parla del potere della musica e dell’enorme macchina, fatta di professionalità diverse, che fa da background ad un artista. Una passione che diventa mestiere. In chiusura Biagio confessa ai suoi giovani uditori la sua personale ricetta della vita fatta di: curiosità, sogno, energia, libertà, talento e soprattutto umiltà. “Starei a parlare qui per ore -confessa- E’ un’esperienza bellissima. L’energia vera, la vita, nasce qua tra i giovani. Senza l’energia la musica non esisterebbe”.
Biagio Antonacci ha, poi, salutato affettuosamente i suoi fan rinnovando l’appuntamento con “Palco Antonacci tour” che partirà proprio a Bari, il 24 maggio prossimo, all’Arena della Vittoria.
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