
di Maria Ragone
Uno dei cittadini fra i più vecchi d’Europa rischia di essere sfrattato dalla sua millenaria dimora. Stiamo parlando di “Ciccillo”, meglio noto come Uomo di Altamura, uno scheletro di Homo Neanderthalensis, ritrovato nella grotta di Lamalunga nel 1993. Quella accidentale caduta 150.000 anni fa gli fu fatale, ma oggi non può che rivelarsi una grande fortuna: è l’unico scheletro in Europa conservatosi perfettamente, ma rischia “lo sfratto”. Infatti l’Università ‘La Sapienza’ di Roma ottenendo il parere favorevole della Soprintendenza ai Beni Archeologici ha avanzato l’ipotesi di asportare il cranio e di collocarlo nel museo cittadino.
La “musealizzazione” per Luigi La Rocca, Soprintendente ai Beni Archeologici, sarebbe <<un’operazione per Altamura e gli altamurani perché ora pochi privilegiati possono scendere nella grotta per vederlo>> e ne assicura la totale sicurezza qualora dovesse avvenire. Cesare Veronico, Presidente del Parco Nazionale dell’Alta Murgia, invece dichiara: <<Riteniamo potenzialmente rischioso ed inopportuno un progetto che decontestualizza un bene archeologico rispetto al suo sito naturale. L’intervento di rimozione di una sua parte si presenta estremamente delicato e i danni in caso di errore sarebbero incommensurabili.>> La questione divide anche gli altamurani tra favorevoli e contrari, ma la volontà di agire per garantire ancora lunga vita a “Ciccillo” e conservare questo patrimonio di valore inestimabile, accomuna tutti.
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