
di Francesca Cataldo
Sempre più spesso si sente parlare di stress da lavoro. Ma effettivamente cosa si intende con questo termine? Lo stress da lavoro viene sperimentato da quelle persone che sentono le richieste del mondo lavorativo superiori a quelle che sono le loro capacità di fronteggiarle. In Europa questa condizione sembra interessare almeno un lavoratore su quattro e una delle conseguenze più negative per le aziende è l’assenteismo che provoca ritardi nello svolgimento quotidiano delle mansioni e ovviamente perdite economiche ingenti.
Le cause possono essere diverse: lavoro eccessivamente impegnativo, richieste contrastanti, comunicazione inefficace, tempo a disposizione insufficiente per portare a termine le mansioni, organizzazione del team mal gestita, mancanza di supporto da parte della dirigenza e dei colleghi. Persone sotto stress da lavoro correlato arrivano a pensare di essere sbagliate e inadeguate e di dover lasciare il lavoro perché inabili.
Dal 2009 è diventato obbligatorio per le aziende valutare lo stress lavoro correlato e dal 2010 effettivo. Tutti i datori di lavoro hanno dovuto esaminare lo stato di salute dei propri dipendenti attraverso l’ausilio di medici e psicologi del lavoro, per garantire i diritti fondamentali del lavoratore ed assicurare un luogo professionale e sano che non sia fonte di stress, conseguentemente, di danno per il soggetto stesso. Nell’ambito delle iniziative dell’Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro, come Società Italiana Psicologi del Lavoro e delle Organizzazioni, è stata promossa la campagna di diffusione e comunicazione “Insieme per la prevenzione e la gestione dello stress lavoro correlato 2014-2015”. Questa campagna offre sostegno e orientamento a lavoratori e datori di lavoro nella gestione dello stress lavoro-correlato e dei rischi psicosociali, e promuove l’uso di strumenti semplici e pratici per agevolare tale azione.
Finalità ultima è quella di far comprendere come lo stress sia il secondo problema di salute legato all’attività lavorativa più frequente in Europa e, insieme ad altri rischi psicosociali, si pensa sia la causa di oltre la metà (50-60 %) di tutte le giornate lavorative perse. A tal proposito sono previsti, a Bari, micro laboratori che vedranno coinvolti diversi target di lavoratori e anche un piccolo gruppo di studenti che rifletteranno sul tema Sicurezza e Stress da lavoro, che inizieranno nel mese di maggio e che poi si protrarranno anche dopo lo svolgimento del workshop.
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