
di Vincenzo Demichele
L’estate, si sa, è la stagione per eccellenza sinonimo di vacanze. C’è chi preferisce trascorrerle in spiaggia al sole, in completo relax, e chi preferisce invece visitare monumenti e musei, in quelle che potremmo definire delle “vacanze culturali”. Barcellona è l’esempio perfetto di una delle più belle città europee in cui questi due tipi di viaggi si fondono in un mirabile connubio, dove sia i più giovani che i più attempati possono trovare tutto ciò che si aspettano da una vacanza estiva. Il capolouogo catalano offre infatti una miriade di attrazioni turistiche che riescono a soddisfare i bisogni di persone di tutte le età.
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Monumenti e bellezze architettoniche
Ci sarebbe davvero l’imbarazzo della scelta, visto che nel tessuto urbano di Barcellona sono incastonate alcune tra le più favolose perle architettonico-monumentali dell’intera Spagna, ma sarebbe altrettanto ingiusto non partire dalle opere di Gaudì, l’architetto spagnolo la cui vita e lavoro sono inestricabilmente legati alla città catalana. La Sagrada Familia è ormai divenuto uno dei suoi monumenti simbolo. Ancora in fase di costruzione (la fine dei lavori è prevista per il 2020), la basilica è stata realizzata in stile neogotico e liberty, a cui si sono miscelati gli originali motivi artistici onnipresenti nelle opere di Gaudì: la tendenza a “naturalizzare” la maggior parte delle strutture architettoniche, plasmandole secondo delle figure e dei pattern stilistici tratti dal mondo della natura (colonne il cui andamento riproduce quello del tronco e dei rami di un albero, arborescenze, motivi floreali). E se, vista dall’esterno, il tempio della Sagrada Familia non sembra eccellere per bellezza, una volta entrati ci si immerge in una dimensione completamente diversa: una luce tenue e diffusa, filtrata attraverso le vetrate della basilica e composta attraverso degli studiati cromatismi, illumina determinate zone della chiesa, rompendo così la monotonia monocromatica dell’esterno. Non è un caso quindi che la Sagrada Familia, assieme ad altre sei opere di Gaudì, siano Patrimonio dell’umanità e beni protetti dall’Unesco. Fra questi spicca anche Casa Batllò, al civico 43 di Passeig de Gràcia. E anche qui saltano subito agli occhi gli stessi motivi stilistici della Sagrada: ricchi cromatismi, strutture che richiamano elementi mutuati dal mondo della natura e una vivacità di fome e colori tipiche dell’opera di Gaudì. Caratteristiche, queste ultime, che sembrano ricorrere costantemente in diverse zone di Barcellona, parchi compresi. Per quanto rigurda le chiese di maggior interesse turistico, spiccano fra tutte la Cattedrale, la Basilica di Santa Maria del Pi e quella di Santa Maria del Mar. Si tratta di costruzioni espressione dello stile
gotico più propriamente spagnolo, accomunate quindi da un monocromatismo che completa l’aspetto disadorno di queste strutture. La Cattedrale della Santa Croce e di Sant’Eulalia è la cattedrale-metropolitana di Barcellona. Si trova nel Barri Gòtic, o quartiere gotico, altro luogo profondamente suggestivo della città catalana. Esso
corrisponde al centro della città vecchia e si articola attraverso infinite carrers (vie) e piazzette, su cui si affacciano numerosi negozi ed edifici monumentali che la rendono una delle zone a maggior attrattiva turistica. Il quartiere gotico ha subito una profonda opera di ristrutturazione e lotta contro il degrado soprattutto in occasione delle Olimpiadi del 1992 che hanno mutato il volto della città catalana, rivitalizzandola. Naturalmente non possono mancare i musei a Barcellona. Tra quelli di maggiore interesse artistico spunta il museo della Fundaciò Joan Mirò e il Museu Picasso, nel quale sono raccolte alcune fra le opere meno note del pittore, appartenenti in prevalenza al primo periodo del suo percorso artistico. Seguono poi il Museo Nazionale dell’arte catalana (MNAC) che raccoglie una delle più ricche collezioni di arte romanica del mondo e infine il Museo di storia di Barcellona.
Parchi e spiagge
La città catalana offre una miriade di luoghi dove poter trovare un po’ di ristoro dai ritmi frenetici tipici della metropoli. Innanzitutto i parchi: uno dei più noti è il Parc Güell, ideato da Antoni Guadì e situato nel distretto di Gracia; esso presenta una zona monumentale ( il cui ingresso è da qualche anno a pagamento) con una celebre
terrazza, ottimo belvedere da cui poter ammirare un suggestivo panorama di Barcellona. Impossibile non citare anche il parco di Montjuich, situato sulla cima dell’omonima montagna, dalla quale da un lato si può scorgere il porto commerciale di Barcellona, dall’altro la torre delle comunicazioni di Santiago Calatrava e le strutture olimpiche costruite per il 1992. Queste ultime a dir la verità non proprio eccezionali dal punto di vista estetico (anzi sembrerebbero risalire agli anni ’50) ma ormai parte integrante della storia della città. Scendendo da Montjuich verso la città ci si imbatte nella Font màgica, una fontana dove periodicamente sono allestiti dei giochi di acqua e colori, eseguiti su un sottofondo musicale che riproduce canzoni dei più diversi generi (dalle colonne sonore di celebri capolavori del cinema come il Padrino agli ultimi tormentoni della
musica pop e house). Profondamente consigliato. Fra gli altri parchi spicca anche quello della Ciutadella che ospita il Parlamento della Catalogna e il parco zoologico della città; in questa zona a dire il vero non c’è tutto quel verde che ci si potrebbe aspettare da un posto del genere, i laghetti (sui cui è possibile fare un giro in barca) presentano un aspetto verdognolo e tutt’altro che invitante. A compensare questa nota negativa (a dire il vero comune a molti parchi di importanti metropoli europee) la fontana monumentale alla cui cima si trova un gruppo scultoreo a ferro battuto, La quadriga de l’Aurora. Un altro
luogo da cui si può godere una magnifica vista di Barcellona è la montagna del Tibidabo, situata nell’entroterra nella parte più alta della città. Qui si trova anche un antico parco giochi nel quale vi sono delle bancarelle da cui poter acquistare dei tipici prodotti della cucina spagnola. Anche questo belvedere è uno dei più consigliati a Barcellona.
Oltre ai parchi occorre dare un’occhiata anche alle spiagge di Barcellona. Dopo essere state oggetto di una massiccia riorganizzazione in vista delle Olimpiadi del 1992, sono divenute uno dei principali punti di riferimento per il turismo della città. Si estendono per un totale di 4,2 km e sono fornite di tutti i servizi necessari (docce, bar, ristoranti). La loro grandezza evita che si crei sovraffollamento, per cui è molto facile non solo trovare posto a qualsiasi ora del giorno ma anche ritagliarsi una certa distanza e riservatezza rispetto agli altri bagnanti. Un esempio è la spiaggia de La Barceloneta. Ovvio che non è tutto rose e fiori. Oltre agli
onnipresenti venditori ambulanti che recitano la solita cantilena per vendere il loro mojito, si aggiungono (soprattutto se siete un gruppo di giovani, come è capitato a me) i cosiddetti PR, ovvero persone che per conto di discoteche e locali vendono dei biglietti di ingresso (con o senza consumazione, a seconda dell’offerta). Di questo però ne parleremo meglio nella sezione apposita. Sempre rimanendo in tema spiagge, occorre tener presente della qualità dell’acqua, perchè può variare da un giorno all’altro: talvolta fare un bagno è qualcosa di veramente proibitivo, soprattutto se ci sono nel mare degli assorbenti galleggianti e si percepisce nell’aria il caratteristico odore di fogna.
Shopping e divertimento
Una delle arterie cittadine più famose per lo shopping (e non solo) è sicuramente La Rambla. Si tratta di un immenso viale in cui è possibile passeggiare e comprare qualcosa dalle tipiche bancarelle presenti sulla strada; oltre ai negozietti in cui si vendono souvenir e fiori, sono presenti anche i fast food delle grandi catene internazionali. Occorre prestare molta attenzione in questa zona perchè, essendo molto affollata, non sono rari i furti ad opera di astuti borseggiatori. All’incirca a metà della Rambla si affaccia La Boqueria, il mercato più grande e famoso non solo di Barcellona ma anche dell’intera Catalogna, con più 300 bancarelle. In questo posto si possono comprare le tipiche macedonie spagnole,
succhi di frutta e addirittura prodotti alimentari difficilmente reperibili altrove. Negli ultimi anni sono subentrati mercanti di altri paesi che vendono i prodotti della propria terra. La Rambla termina, proseguendo verso il porto, con la celebre statua di Cristoforo Colombo; di qui in poi si procede verso un’altra zona molto attiva dal punto di vista commerciale, dove ci sono ancora fast food e grandi negozi. Risalendo invece la Rambla dalla parte opposta (quindi allontanandosi dal mare) si raggiunge l’immensa Plaza de Cataluña, sulla quale si affaccia l’Hard Rock Cafè di Barcellona.
Veniamo ora alle discoteche e locali notturni della città catalana. Barcellona è una delle metropoli europee con la più vivace movida. E’ opportuno sapere come in alcuni posti siano molto selettivi nei confronti dei propri clienti, per cui le donne devono vestire elegante mentre agli uomini è imposto il pantalone lungo e la camicia. Alcuni locali dispongono di una lista VIP grazie alla quale, prima di una certa ora, è possibile entrare gratis; in caso contrario bisogna pagare l’ingresso e qui il costo può variare a seconda della discoteca frequentata. Girando per Barcellona, soprattutto nella zona di Port Olimpic, che poi è anche una delle più calde della movida notturna, è facile imbattersi in PR che, per conto dei locali, vendono dei biglietti di ingresso (con o senza consumazione inclusa). E’ consigliato (soprattutto per i locali più selettivi) valutare le diverse offerte e acquistare le prevendite; in questo modo è possibile saltare la fila e magari guadagnarsi qualche drink incluso nell’ingresso. E’ necessario sempre e comunque informarsi in anticipo sulla discoteca in cui si vuole trascorrere la serata, perchè ognuna presenta i propri orari d’ingresso in base ai quali si può accedere gratis o meno. Fra le più suggestive in Port Olimpic c’è Danzatoria, che è costituita da una sala mediamente grande dalla quale si può accedere alla terrazza
superiore; da qui, mentre si sorseggia un drink, si può godere di un ottimo panorama sulla zona circostante. Altrettanto piacevole è il vicino Pacha. Non si può dir lo stesso a proposito del Shoko, almeno per l’unica sera in cui vi sono capitato: locale sovraffollato, musica mediocre e mancanza di spazi, tanto che in molti si riversano subito in spiaggia dopo essersi fatti apporre il timbro grazie a cui poter rientrare. Le discoteche a Barcellona sono moltissime: un’altra delle più famose è il Razzmatazz, che offre ben 5 sale diverse con altrettanti generi musicali, anche se personalmente non ci sono stato.
Trasporti
Per quanto riguarda i trasporti Barcellona è attrezzatissima: metro, funivie, bus, taxi. Sono tutti ottimi mezzi, puntuali e confortevoli (la maggior parte delle metro dispone dell’aria condizionata), tramite i quali è possibile raggiungere ogni zona della città (compreso il vicino aeroporto). I biglietti per poter usufruire dei trasporti sono venduti o presso dei tabaccai oppure presso delle macchinette automatiche in ogni stazione metropolitana. Ci sono diversi tipi di biglietti a secondo del numero dei viaggi di cui si vuole usufruire. Nel caso in cui ci si dovesse fermare a Barcellona per una settimana, è consigliabile acquistare il T10: questo biglietto consente di fare 10 viaggi in metro e bus, tenendo presente che nei 75 minuti dall’ultima obliterazione è possibile usare lo stesso titolo di viaggio per altri mezzi senza che queste corse vengano conteggiate.
Che aspettate a visitare Barcellona?
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