
di Francesca Cataldo
Cibo e amore. Legame inscindibile. Il cibo si mescola sempre alla vita, l’amore passa anche attraverso il cibo. Lo possiamo notare dalle esperienze che quotidianamente ci ritroviamo ad affrontare. Quando ci sentiamo presi, infatuati da qualcuno o qualcosa, facilmente perdiamo il senso della fame. Il nostro organismo produce stimolanti chimici, feniletilamina e noradrenalina, che ci fanno sentire vivi, energici, euforici, non si ha bisogno di “prendere da fuori”, siamo già sazi ed appagati. Secondo l’esperta Maryanne Fisher, che insegna psicologia all’università di St. Mary a Halifax (Nova Scotia), l’amore influenza in particolare il nostro desiderio di cibo. In effetti quando iniziamo una nuova relazione non è raro dimagrire. In questa particolare condizione stiamo investendo emotivamente su altro, siamo rapiti da noi stesse. E mangiare perde di interesse.
Anche quando veniamo lasciati, viviamo un rifiuto o un abbandono, può succedere qualcosa nel nostro modo di mangiare. Ci trascuriamo, non ci occupiamo più di noi, chiudiamo con il mondo e con le cose da ingerire, così dimagriamo oppure, al contrario, cerchiamo consolazione proprio attraverso ciò che possiamo addentare, mangiare, ingoiare e allora mettiamo su qualche chilo. Quando ci manca l’intimità sentiamo il bisogno di riempirci, di colmare quei vuoti che qualcuno ci ha lasciato o che non abbiamo mai sondato. Cerchiamo sostituti simbolici proprio mangiando. L’intimità ci riempie e ci alimenta. Così fa il cibo.
Spesso però mangiare diventa il centro della vita ed è così che nascono eccessi, disagi, disturbi.
A volte siamo attratti da cibi particolari che diventano in qualche modo sostituti dell’amore. È noto l’effetto stimolante del cioccolato, soprattutto fondente, che contiene una sostanza chimica che infonde il rilascio di dopamina liberata durante l’orgasmo o diverse attività eccitanti. Ma anche altri alimenti sono portatori di proprietà “antidepressive”, stimolanti e forse anche afrodisiache. E poi il mangiare in sé è consolatorio.
Curiose poi le relazioni tra assunzione di cibo e “peso della coppia”. Uno studio dell’Università della North Carolina ha rivelato che le donne sposate hanno una probabilità doppia di aumentare di peso rispetto alle coetanee single. Infatti, sono frequenti in coppia i comportamenti correlati all’obesità, come guardare la tv, fare vita sedentaria, ecc. Forse le cattive abitudini di un partner inquinano l’altro, si tende a condividere porzioni abbondanti, ci si lascia tentare da grassi e “cibi spazzatura”, si fa vita meno attiva. Senza dubbio lo stile di vita a due ruota maggiormente intorno a pranzi e cene. Possono essere vari i fattori che contribuiscono ad appesantire la coppia dopo il periodo “snellente” dell’innamoramento. Probabilmente di pari passo ci allarghiamo emotivamente nella relazione. Insomma, sposarsi fa ingrassare, sembra dire la scienza.
Cibo e amore sono legati nel nostro cervello anche per quanto riguarda la sfera della sessualità. Del resto mangiare interessa tutti i nostri sensi, ci coinvolge interamente, così come accade nella sessualità. Secondo alcuni studi determinati alimenti hanno il potere di evocarla (il peperoncino, i crostacei, l’avocado, le mandorle..). Le sensazioni del sesso e del cibo provengono dalla stessa area del cervello, dagli stessi circuiti neuroendocrini, dagli stessi ormoni.
E come diceva il poeta francese Paul Eluard: “Tutto ciò che viene dalla mia cucina è cresciuto nel cuore.”
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