
di Antonio Catacchio
Periscope è l’applicazione lanciata da Twitter diversi mesi fa che permette di condividere in streaming, attraverso il proprio smartphone, i momenti della propria vita o un fatto di cronaca di cui si è testimoni.
L’app è attualmente disponibile per iPhone e per dispositivi Android. Una volta installata è necessaria l’associazione con il proprio profilo Twitter, in tal modo Periscope riconosce la persona che la sta utilizzando ed è quindi in grado di suggerire gli utenti da seguire che sono già registrati allo stesso servizio. Completati questi passaggi, siamo pronti a utilizzare l’app per quella che è la sua funzione. Facciamo partire la registrazione del video e in quel momento tutti i nostri “seguaci” riceveranno una notifica che li avverte della presenza del filmato. I follower, a loro volta, potranno guardarlo, commentarlo ed esprimere il loro gradimento attraverso un “hearts” che ricorda molto il simbolo presente su Instagram.
Una volta terminata la diretta, il filmato registrato può essere rivisto entro le 24 ore successive. Inoltre è possibile definire il pubblico di utenti a cui voglio mostrare i video realizzati. Si può stabile dunque quale tipologia di privacy impostare “pubblica” o “privata”, ideale per eventi personali. Se sia un’applicazione di tendenza o se possa avere un futuro in determinati ambiti lavorativi è ancora presto per dirlo. Al momento le questioni che sollevano riflessioni in merito al suo utilizzo riguardano il copyright e la privacy, soprattutto se vengono filmati eventi pubblici; inoltre un breve video di pochi minuti prosciuga molta batteria al nostro smartphone e questo non a tutti gli utenti può fare piacere.
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