
Francesca Chaouqui, una delle due persone arrestate nell’inchiesta sui presunti “corvi” in Vaticano, è stata nuovamente interrogata oggi per alcune ore dagli inquirenti d’Oltretevere. Sono stati gli uomini della Gendarmeria a raccogliere la nuova deposizione dell’indagata, che ieri era stata rimessa in libertà dopo il precedente stato d’arresto. La stessa Chaouqui, dopo essere stata rimessa in libertà anche in conseguenza della sua collaborazione con gli inquirenti, aveva dichiarato ieri la sua intenzione «continuare a fornire tutti gli elementi necessari» alle indagini sulla fuga di documenti riservati della Santa Sede.
Monsignor Angelo Becciu, sostituto della Segreteria di Stato vaticana, ha scelto i 140 caratteri di Twitter per raccontare del suo incontro con Francesco: «Ho appena visto il Papa. Sue parole testuali: andiamo avanti con serenità e determinazione».
Soldi, immobili, sprechi, Gianluigi Nuzzi intervistato dal Fatto Quotidiano afferma che nel libro ” Via Crucis” ci sono anche registrazioni segrete di quel che afferma il Papa: «Sono riunioni alle quali partecipano cardinali e monsignori. Il Papa è stato appena eletto, ma già mostra di conoscere bene le drammatiche criticità della curia. Dice che la spesa, i conti sono fuori controllo e fa una disamina impietosa della situazione, di chi se ne approfitta e di chi agisce da incompetente. Il solo fatto che un pontefice debba occuparsi – e controllare, come ho scoperto – persino i lavori edili e gli acquisti indica quale sia la reale situazione d’Oltretevere».
Evoluzioni dell’inchiesta
Questa mattina intanto la donna ha affidato la sua versione a un post su Facebook poi rilanciato da Twitter: «Non sono un corvo, non ho tradito il Papa. Non ho mai dato fogli a nessuno. Mai a nessuno». Chaouqui ribadisce la sua innocenza, sottolineando che la verità «emergerà presto»: «ne ho la certezza» e ho «la totale fiducia negli inquirenti».
«Non c’è niente – aggiunge la donna che abbia amato e difeso più della Chiesa e del Papa. Neanche la mia dignità. Avrei potuto Stare a casa e non presentarmi in Vaticano ma come sempre Ho anteposto il Papa a qualsiasi cosa». «Adesso le cose andranno a posto – conclude nel post – Niente compatimenti per favore, io sono a testa alta, niente di cui vergognarmi».
#piùdituttoalmondo
Non sono un corvo, non ho tradito il Papa. Non ho mai dato un foglio a nessuno. Mai a nessuno…. https://t.co/tgWpXcl7Dj— Francesca Chaouqui (@FrancescaChaouq) November 3, 2015
Papa Francesco molto deluso
«Papa Francesco è rimasto molto amareggiato» dalla vicenda del nuovo scandalo della fuga di documenti e notizie riservate della Santa Sede», afferma ai media il cardinale francese Jean-Luis Tauran. «Il Pontefice è sconfortato e dispiaciuto».
«Questi due arresti dentro le mura vaticane, nei palazzi pontifici, e per accuse così gravi non possono che fare male a tutti. Se quanto viene addebitato ai due arrestati corrisponde al vero a dir poco c’è da essere delusi, sorpresi e amareggiati. Che tristezza». È sconcertato il cardinale francese Jean-Luis Tauran, camerlengo e presidente del Pontificio consiglio per il dialogo Interreligioso. L’alto Prelato non trattiene «sdegno e vergogna se le accuse risulteranno vere».
«Quello che è accaduto – dice Tauran – è il risultato di quella trasparenza fortemente voluta da papa Francesco e che nessuno riuscirà mai a fermare, nemmeno chi gli rema contro o lo tradisce per chissà quali fini». Se questa vicenda può far parte di una strategia messa in atto da gruppi che in Vaticano cercano di mettere in difficoltà Francesco come già fecero con Benedetto XVI costringendolo alle dimissioni?
«Se vera, è indubbiamente una vicenda triste e vergognosa. Ma non penso proprio che possa rappresentare un problema per l’importante opera riformatrice avviata dal Santo Padre. Pur nel dispiacere – dice il porporato -, io ci vedo un aspetto positivo: gli arresti vanno in direzione di quella esigenza di trasparenza che intende attuare i Papa, un’opera di pulizia che è già in atto. Nessuno deve avere paura della verità».
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