
Nel pomeriggio di ieri i carabinieri della stazione di San Pietro Vernotico (BR) hanno eseguito, su ordine della Corte d’Appello di Bari, l’arresto del leccese Angelo Maria Chiriatti, di 61 anni, condannato a scontare ua pena residua di 2 anni e 3 mesi di reclusione per i reati di violenza sessuale aggravata nei confronti di minori e sostituzione di persona, l’uomo è attualmente detenuto nel carcere di Brindisi. Le indagini presero avvio nel 2009 in seguito alle segnalazioni di alcune assistenti sociali del Comune di Bari alle forze dell’ordine che constatarono come Chiriatti, spacciandosi per sacerdote, riusciva a mettersi in contatto con famiglie indigenti e le persuadeva ad affidargli i figli minori anche per lunghi periodi, soprattutto nei mesi estivi, promettendo di prendersene cura e ospitandoli presso una delle sue abitazioni sita nelle campagne vicino Bari. Proprio lì gli inquirenti hanno svelato le raccapriccianti macchinazioni che si nascondevano dietro quella presunta generosità.
Vittime accertate di “padre Pietro”, così si faceva chiamare il sedicente religioso, sono cinque minorenni di età compresa fra i 10 e i 17 anni le cui testimonianze risultarono fondamentali per la cattura di Chiriatti, tornato in libertà e in attesa del processo alla fine del periodo di custodia cautelare. Già condannato nel 2008 dalla Corte d’Appello di Lecce per atti di libidine e violenza sessuale, prima ancora, nel 2001, venne denunciato ai carabinieri per usurpazione di titolo ecclesiastico e, come si evince da un comunicato della Curia di Lecce emanato nel 2007, “[…] egli non ha mai ricevuto l’ordinazione sacerdotale e […] non è persona idonea a celebrare la messa o altri riti religiosi”. Ciononostante l’uomo ha sempre continuato a dichiararsi prete e lo stesso ha fatto con i carabinieri al momento dell’arresto, mentre indossava vesti sacerdotali e crocifisso e andava in giro per il paese accompagnato da alcuni giovanissimi.
Facebook
Twitter
Pinterest
Instagram
Google+
YouTube
LinkedIn
Tumblr
RSS