
È storia. La Repubblica di Irlanda battendo per 1-0 la Nazionale Italiana nell’ultimo turno della fase a gironi, si qualifica (come miglior terza) per la prima volta alle fasi finali di un campionato di calcio europeo. Un plauso dunque ad O’Neill, allenatore degli irlandesi, che ci ha creduto, insieme ai suoi ragazzi, fino all’ultimo. La prestazione degli azzurri, invece, è una di quelle che non avremmo mai voluto vedere: Conte cambia mezza squadra rispetto al match con la Svezia, ma il risultato, sul piano di gioco, non è cambiato tanto. Tra le due, quella contro l’Irlanda pesa di più non solo per via della sconfitta ma anche perchè la partita degli azzurri è riassumibile nel tiro di Insigne finito sul palo. L’Irlanda, invece, parte forte e finisce col botto: al 9° Hendrick spara un bolide di poco alto sopra la traversa. Al 20° Murphy colpisce di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo ma Sirigu non si fa sorprendere e smanaccia in corner. Unica occassione azzurra quella di Immobile sul finire del primo del tempo che calcia a lato.
Nella ripresa non cambia il registro e gli irlandesi continuano a fare la partita: dopo un tiro di Zaza terminato fuori al 7°, Thiago Motta mette in crisi Ogbonna nella propria area di rigore e per poco Coleman non ne approfitta. Conte mette Insigne al posto di Immobile e l’Italia sfiora un vantaggio non troppo meritato: grande giocata del napoletano che fa partire un destro a giro, Randolph è battuto ma c’è il palo a dire di no. All’83° altro errore questa volta con Bonucci che sbaglia il controllo della palla spianando la strada Hoolahan che incredibilmente da due passi calcia addosso a Sirigu. Ma è solo il preludio al vantaggio irlandese che arriva due minuti dopo con Brady che raccoglie un prezioso cross da parte dello stesso Hoolahan dal settore di destra e mette la palla in rete con un preciso colpo di testa. Sicuramente l’Irlanda ha giocato con uno spirito diverso sapendo che la vittoria l’avrebbe qualificata agli ottavi, ma ciò non giustifica una prestazione priva di emozioni da parte degli azzurri non brillanti, per altro, già contro la Svezia. È lecito, dunque, attendersi un cambio di rotta proprio contro la Spagna, lunedì 27 alle ore 18:00 dove gli azzurri avranno l’opportunità di giocarsi la rivincita di quella ‘maledetta’ finale del 2012 persa indegnamente per 4-0.
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