
E’ suonata la campanella del primo giorno di scuola. Salutano le vacanze, quasi 8 milioni di studenti delle istituzioni statali e oltre 939.000 di quelle paritarie che oggi sono di nuovo sui banchi. Le regioni che questa mattina hanno ripreso le lezioni sono: Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Molise, Piemonte, Umbria, Valle d’Aosta e Veneto. Ha giocato d’anticipo la provincia autonoma di Bolzano: qui gli studenti sono rientrati in aula lo scorso 5 settembre. Ancora qualche giorno di relax, invece, per bambini e ragazzi di Puglia, Marche, Lazio, Emilia Romagna e Campania: saranno loro gli ultimi a prendere posto nelle classi. L’anno scolastico si concluderà tra il 7 e il 10 giugno 2017.
Scuola e social network
A inaugurare il primo giorno di scuola ci ha pensato su Facebook il Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, con un post dedicato agli studenti: «Sarà un anno di sfide importanti e grandi responsabilità. Le affronteremo con molti strumenti in più rispetto al passato, per fare della scuola il vero motore del cambiamento. Uno spazio da abitare non solo durante l’orario delle lezioni. Una scuola al centro di ogni comunità, aperta alle realtà che la circondano, alle famiglie, al territorio». In rete l’hashtag #ilprimogiornodiscuola è già trendtopic
I numeri
Gli studenti delle scuole statali sono quest’anno 7.816.408, 370.597 le classi distribuite nelle 8.281 istituzioni scolastiche presenti sul territorio per un totale di 41.163 sedi. In particolare, sono 978.081 gli alunni delle scuole dell’infanzia, 2.572.969 quelli della primaria, 1.638.684 i ragazzi della secondaria di I grado e 2.626.674 quelli della secondaria di II grado. Gli alunni diversamente abili sono 224.509. Fra le regioni con più alunni iscritti, la Lombardia che ne conta 1.190.393, seguono Campania (909.010), Sicilia (754.438) e Lazio (737.940). Guardando alle scuole secondarie di II grado e alle scelte effettuate dagli studenti, oltre 1,2 milioni di ragazzi frequenteranno un indirizzo liceale, 831.739 un indirizzo tecnico, 546.716 un indirizzo professionale.
Proteste in vista
Riaprono le scuole, ma già si annunciano le prime proteste. Il prossimo 7 ottobre è la data scelta dalla Rete degli Studenti per una mobilitazione che da Roma si allargherà a tutta l’Italia. Gli studenti manifesteranno contro la situazione di incertezza e di precarietà in cui si trovano i tanti giovani che stanno ritornando in aula. Faranno sentire la loro voce anche contro le disparità e le disuguaglianze delle opportunità formative del sistema scolastico tra il Nord e il Sud del Paese. L’autunno si prospetta “caldo”.
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