
Da oltre un anno la Procura della Repubblica di Cassino e diversi organi di polizia giudiziaria, nell’ambito delle rispettive competenze, si sono occupati del fenomeno City Toys, un’attività commerciale di Cassino, abbinata anche a siti online, che vendeva smartphone e consolle per videogiochi, a prezzi nettamente inferiori a quelli di mercato. L’attività, rivelatasi truffaldina all’esito delle indagini, era gestita, stando alla Procura, direttamente da un commerciante del luogo con il concorso di altri 4 soggetti a cui sarebbero stati contestatati ben 267 casi di vendite in corso di accertamento.
Grazie al lavoro di ricostruzione effettuato della Polizia di Cassino, è stato possibile accertare che ciò che inizialmente poteva apparire come un semplice inadempimento contrattuale, era invece un vero e proprio sistema messo in piedi per truffare una moltitudine di persone, attratte dai prezzi particolarmente allettanti di articoli high tech di grido, non riscontrabili sul mercato.
Il sistema in questione, secondo la Procura, prevedeva la consegna a campione di un numero molto limitato di articoli a prezzi effettivamente irrisori, in modo da creare, specie sulla rete, un forte richiamo pubblicitario, per poi disattendere la maggior parte degli ordinativi, che giungevano copiosi al negozio, specie attraverso il canale online e che avvenivano con pagamento anticipato.
Una truffa che è arrivata anche nei confini pugliesi e che ha portato gli Avv.ti Pasquale Trigiante e Roberto Loizzo a costituirsi quali persone offese in difesa di alcune persone di Bari truffate a loro volta. <<Quanto scoperto dalla Procura illustra un sistema capillare e molto ben organizzato>> hanno dichiarato i due legali <<dal canto nostro siamo pronti ad affrontare questa lunga battaglia per garantire la piena tutela a chi è stato vittima di questo raggiro>>.
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