
Prima di scrivere l’articolo, ho riascoltato più volte i comizi elettorali di Donald Trump e analizzato i contenuti della campagna elettorale. Tutti i media e gli esperti di politica internazionale lo davano per perdente, ma il magnate americano ha semplicemente parlato alla pancia del suo popolo attraverso delle keyword, ed è arrivata la vittoria. Forte di un importante investimento sulla Digital Strategy: $8M
An hour-by-hour look at the victories for nominees Hillary Clinton and Donald Trump as called by The @AP. https://t.co/TQkqF19Fbl
— AP Interactive (@AP_Interactive) November 10, 2016
Donald Trump ha iniziato la sua campagna elettorale il 16 giugno 2015: da quel giorno, comizio dopo comizio, ha ripetuto delle parole chiave che sono diventate il fulcro della sua strategia politica, sia offline che online. Da “crooked Hillary” a “wall” passando per le donne, in particolare Hillary, definite “nasty”, il 45esimo presidente degli Stati Uniti ha fondato la sua campagna su questi veri e propri slogan, che hanno alimentato commenti di ogni genere.
Donald Trump: campagna elettorale fondata su 5 keyword
Wall – E’ il muro anti immigrati che il tycoon ha sempre riferito di voler costruire lungo il confine con il Messico. E’ stato uno dei focus principali della sua campagna elettorale: il suo piano prevede zero tolleranza per chi arriva illegalmente negli Stati Uniti. “Costruiremo un grande muro lungo al confine meridionale”, ha dichiarato Trump ” e il Messico lo pagherà al 100%, credetemi”.
Crooked – “Crooked Hillary”, cioè Hillary la corrotta. Trump ha utilizzato per la prima volta questo soprannome su Twitter: “Crooked Hillary sta spendendo una fortuna in spot elettorali contro di me,” ha scritto “Io sono l’unica persona che lei non vuole come sfidante. Sarà un vero divertimento”.
Hey Missouri let's defeat Crooked Hillary & @koster4missouri! Koster supports Obamacare & amnesty! Vote outsider Navy SEAL @EricGreitens!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) November 7, 2016
Nasty – Questo termine letteralmente significata odioso, irritante. Durante l’ultimo confronto televisivo prima del voto Trump ha rivolto questo insulto proprio alla sua avversaria democratica . “Such a nasty woman”, che donna odiosa, è diventato subito virale sui social network soprattutto dopo la diffusione dei video con i commenti sessisti del tycoon.
Huge – Il magnate americano sembra adorare questo termine: molte volte ne enfatizza la pronuncia senza l’aspirata iniziale e con la u che pare prolungata sapendo che ormai questo “grande” è diventato un suo simbolo.
Rigged – Trump ha sempre lasciato intendere di voler sfidare il sistema, più volte definito “truccato”. Il tycoon si è sempre contrapposto al mondo politico e al meccanismo elettorale, così manomessi e corrottti.
Digital Strategy e Web Advertising
La campagna digital di Trump, ha avuto un investimento di $8M in advertising. L’obiettivo numero uno del neo Presidente repubblicano è sempre rimasto l’aumento della portata dei suoi messaggi trasmessi sul web grazie alla pubblicità a pagamento. Questa strategia si coniuga con la risonanza ottenuta da Tramp in questi mesi in tv e sui social network. La sua personalità pungente e la frequente esposizione mediatica legata ai commenti controversi che lo riguardano, hanno reso Donald Trump un vero proprio brand e una calamità per magazine e cronisti a caccia di news. In questa battaglia all’ultimo consenso, Brad Parscale è l’uomo della digital strategy. Scelto direttamente da tycoon per gestire la strategia in rete dei repubblicani, benché la sua agenzia era alla prima esperienza politica in una campagna elettorale, la scelta si è rivelata vincente.
Thanks. There are two measurable metrics on our program. Money (250MM+ Raised). Votes (270+ Electoral Votes) @realDonaldTrump #Undefeated https://t.co/Ksgaxd768s
— Brad Parscale (@parscale) November 9, 2016
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