
“Martedì pomeriggio, due inviati di Nemo Nessuno Escluso, il giornalista Daniele Piervincenzi e il film maker Edoardo Anselmi, sono stati violentemente aggrediti a Ostia da Roberto Spada (conosciuto anche come “Romoletto”), membro della famiglia Spada, già nota alle cronache per diverse inchieste giudiziarie, e da un suo sodale.” Così nel comunicato Rai, riguardo alla troupe del programma di Rai2 che doveva realizzare un servizio sul voto nel municipio di Ostia.
Daniele Piervincenzi che, microfono alla mano, conduceva l’intervista in toni che sembravano distesi, è finito in ospedale col naso rotto (poi dimesso la sera stessa); il videomaker Edoardo Anselmi, invece, ha riportato solo qualche livido. Piervincenzi è stato ospite in studio a Nemo, ha affermato: “Nel servizio che avete appena visto non c’è niente di eroico, io ero lì per fare domande, anche banali. Domande di politica. ” E continua “A quanto pare, per certe persone parlare di politica, è una provocazione.” Il 9 novembre, il giorno dopo l’aggressione, Spada è stato messo in stato di fermo e successivamente arrestato con l’accusa di lesioni aggravate e violenza privata oltre all’aggravante di aver agito in un contesto mafioso. Il ministro dell’interno, Marco Minniti, ringraziando la Procura della Repubblica di Roma e l’Arma dei Carabinieri, afferma: “Il fermo di Roberto Spada è la dimostrazione che in Italia non esistono zone franche”. Anche il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, si esprime sull’increscioso fatto: “Sono contento che finalmente ci sia un segnale di vita dello Stato: chi prende a testate o bastonate va in galera.” Ma se da una parte molte persone hanno espresso la loro solidarietà verso gli inviati, molte altre l’hanno espressa verso Roberto Spada. Infatti in un post sulla sua pagina Facebook, successivamente rimosso, dove si “giustificava” dell’accaduto molti utenti hanno commentato con: “Hai fatto bene”, “Se l’è cercata”, “Giornalisti di m…”, “A Robe’, quando ce vo ce vo.” Prontamente però Simone Di Stefano, vicepresidente di Casapound, prende le distanze “Spada non è un nostro esponente, Con lui non condividiamo nulla, se non una sua presenza ad una festa per bambini in piazza 18 mesi fa. Non rispondiamo certo delle sue azioni e la violenza è sempre deprecabile”.
Domenica scorsa, a urne aperte, alcuni testimoni oculari, votanti nei seggi di Nuova Ostia, hanno raccontato a “Il Fatto Quotidiano” che persone riconducibili al clan Spada erano davanti ai seggi della zona. “Erano in due, si sono messi lì davanti. Un uomo e una donna, volti conosciuti. Non facevano nulla: controllavano, scrutavano, fumavano e ogni tanto salutavano qualcuno” hanno spiegato i testimoni. Virginia Raggi, allarmata, risponde “Da sindaca quello che mi preoccupa molto sono queste segnalazioni inerenti alla presenza del clan Spada all’esterno di vari seggi”. Possibili rielezioni in vista?
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