
Muore all’età di 95 anni Stan Lee (vero nome Stanley Lieber), creatore di moltissimi personaggi dei fumetti Marvel come Spider-man o i Fantastici 4. La causa della sua morte sarebbe da attribuire ad una polmonite che, unita alla sua veneranda età e ad alcuni problemi cardiaci, ha fatto il resto. La notizia è stata data dalla figlia, Joan Cecilia Lee, a TMZ. Eppure “The Man” (così chiamato dai fan) è stato anche molto altro, una figura rivoluzionaria del mondo dei fumetti e non solo dagli anni ’60 ad oggi con quello del cinema.
Nato a New York nel dicembre del 1922 e figlio di due genitori immigrati dalla Romania, non ha mai avuto un’infanzia agiata. Nel Bronx, dove frequentava le superiori fece diversi lavori come cameriere o usciere e si iscrisse ad una scuola di teatro subito dopo aver conseguito il diploma. Infine grazie a un suo zio iniziò a lavorare come assistente della sezione fumetti della Timely Comics di Martin Goodman, che negli anni ’60 cambiò nome in quella che sarebbe diventata la famosa Marvel. Ma solo nel ’41 iniziò scrivere qualche storia con lo pseudonimo di Stan Lee. Durante la guerra le testate di Capitan America, personaggio di punta della Timely, e degli altri personaggi avevano una tiratura di mezzo milione di copie ad albo. Ma la necessità di rinnovarsi di fronte alla Justice League della DC (Detective Comics, nota anche come “Distinta Concorrenza”) portò la Timely ad inventarsi una nuova squadra di supereroi. Così Stan introdusse i suoi primi personaggi, accomunati dall’avere tutti personalità complesse e “super-problemi”. Fu questa la grande idea che portò la rinnovata Marvel ad un incredibile successo. Tanto che, negli anni ’70, su richiesta del Dipartimento della Salute e dell’Istruzione Americano, Lee realizzò una storia in tre parti dell’Uomo Ragno che riguardava del problema della tossicodipendenza. Tra i fan Marvel dell’epoca annoveriamo anche Federico Fellini che, durante il suo viaggio negli USA per la promozione di “Giulietta degli spiriti”, andò in visita alla sede della casa editrice dove incontrò “The Man” e tutti i redattori. Una crisi intercorse negli anni 70/80, tanto che nel 1997 si rischiò il fallimento. ma sin da allora Lee aveva ben chiaro che una delle vie che avrebbero potuto portare alla rinascita del genere supereroistico sarebbe stata quella della televisione e del cinema.
Infine nel 2009 la Disney acquistò la Marvel per 4 miliardi di dollari: un ottimo affare dato che quasi tutti i film di supereroi primi ai box office mondiali hanno al centro personaggi Marvel. Primo tra tutti “The Avengers” con 1,52 miliardi nel 2012. Una Leggenda a tutti gli effetti: non solo il suo nome ma anche il suo volto è rimasto popolarissimo grazie a tutti i camei nei film. Tutti i fan sapevano che in ogni nuova avventura cinematografica o televisiva dei suoi supereroi prima o poi sarebbe spuntato anche lui come postino, conducente di autobus o semplice passante. L’ennesimo modo per strizzare l’occhio al suo pubblico e perpetuare, divertito, il suo mito.
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