
BARI – “Un gioco di ruolo (abbreviato in gdr) è un gioco in cui i giocatori fingono di essere qualcun altro”. Questa è la definizione principale valida per qualunque tipo di gdr. L’origine risiede nello psicodramma moneriano, ma la differenza che intercorre tra questi è che mentre in quest’ultimo si recitano aspetti personali della vita di tutti i giorni, nei gdr invece si recitano avventure estranee dal contesto quotidiano. In psicologia sono spesso usati per sviluppare l’acquisizione di competenze relazionali, comunicative e cooperative.
I gdr si distinguono in quelli da tavolo, dal vivo e online. Nel primo i giocatori sono coordinati da un narratore (detto Master) e si avvalgono di carta, dadi e matite per giocare. Non ci sono né vincitori né vinti, ma lo scopo è vivere un’avventura, vedere i propri personaggi migliorare con il tempo e godere dello stesso piacere che si prova nel leggere un libro o nel guardare un film. Infatti nei gdr non ci sono copioni predefiniti ma solo un canovaccio che i giocatori possono stravolgere a loro piacimento e in qualsiasi momento, superando prove e nel rispetto delle regole prestabilite. I giochi di ruolo dal vivo (detti larp o gdv) hanno molto in comune con la recitazione teatrale, infatti, al contrario di quelli da tavolo e online, i giocatori devono indossare dei costumi a tema e recitare in prima persona il proprio personaggio. Le sessioni possono essere di vario genere, si va dal tema fantasy al post apocalittico passando per l’horror e si svolgono prevalentemente in campagne, masserie o boschi opportunamente attrezzati. Le azioni non solo vengono descritte, ma vengono rappresentate fisicamente. Ad esempio se al tavolo avreste detto “Estraggo prontamente la mia spada e con innato ardore ti colpisco con un fendente”, nei larp dovrete estrarre la vostra spada e colpire realmente l’avversario. Ovviamente tutto nel rispetto delle regole di sicurezza che ogni evento impone.
Ma nel panorama pugliese c’è una campagna che alterni giocate da tavolo e giocate dal vivo? Certo, l’associazione culturale ARS Ludica Rievocativa l’11 dicembre organizzerà la prima sessione da tavolo della campagna larp “Le Lande di Sitika” chiamata “La Strada per Sibilis” al pub TNT tap’n’table. Un’occasione perfetta per vedere i propri personaggi creati con carta e penna diventare reali. La sicurezza ed il divertimento sono due colonne portanti di ARS che, grazie alla straordinaria direzione di Giuseppe Borace, ha lo scopo di promuovere la diffusione della cultura, del fantasy, usi e costumi dell’arte medievale e del gdr in tutte le sue forme. Un ambiente familiare, coinvolgente, capace come uno “stargate” di proiettare gli appassionati del settore nel mistero e nel fascino di epoche antiche che dalle culture normanne a quelle aragonesi, hanno contrassegnato la storia del nostro mezzogiorno, e che le nostre emozioni potranno far rivivere in nuova spettacolare luce.
Ma questo tipo di gioco non è mai fine a sé stesso: il calarsi nei vari ruoli dei personaggi da una parte aiuta a comprendere il mondo in cui essi vivono e dall’altra aiuta a far comprendere tutte le sfaccettature del nostro carattere dal modo stesso come si gioca, dal modo come si perde o si vince. Le difficoltà, i trabocchetti e quant’altro posto dal Master durante la storia, a saperne leggere gli aspetti psicologici sottintesi, non rappresentano altro che le vicende della vita, tra le scelte possibili e l’imprevedibile. Dalla relazione che si crea tra tutti questi fattori si comprende dunque la funzione educativa che ne scaturisce per i giovani, per cui in conclusione si può dire che un’esperienza del genere oltre che divertimento puro è senz’altro uno strumento che ci prepara e addestra alla vita reale, con maggiori consapevolezze conquistate sul campo da gioco.
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